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Convegno: Convenzione Italiana dei Giovani sull'avvenire dell'Europa
Dal 9 al 13 gennaio si è svolta a Roma la Convenzione Italiana dei Giovani
sull'Avvenire dell'Europa.
Il convegno si è aperto ufficialmente alla Camera dei Deputati dove sono intervenuti: l'On. Pier
Ferdinando Casini (Presidente della Camera dei Deputati), l'On. Gianfranco Fini (Vicepresidente del
Consiglio dei ministri), l'On. Rocco Buttiglione (Ministro per le Politiche Comunitarie), il Dott. Francesco
Tufarelli (Coordinatore dell'Osservatorio sulla Convenzione europea) ed altre autorità.
Un messaggio di buon lavoro è giunto anche dal presidente della Repubblica Ciampi:
"nell'aspettativa, che il vostro incontro promuova un maggiore coinvolgimento della gioventù
italiana nella costruzione europea".
L'assemblea era composta da circa duecento giovani, così ripartiti: diversi rappresentanti per ognuna
delle più significative organizzazioni giovanili nazionali, quaranta rappresentanti delle Consulte
studentesche italiane, specializzandi universitari in materie giuridico-politico-economiche europee e
numerosi ragazzi selezionati attraverso i vari forum nazionali sull'Europa.
Nel pomeriggio del giorno 9, sono iniziate le attività suddivise in tre gruppi di lavoro: il primo su
"I giovani e l'Europa: partecipazione, politiche e strumenti", il secondo su "Il futuro dell'Unione:
riforme, istituzioni e politiche" ed infine "L'Europa nel mondo: pace, responsabilità e diritti".
Il nostro compito è stato quello di produrre emendamenti al fine di integrare ed arricchire la bozza
di documento e di commento preparata dal Presidium.
Personalmente ho preso parte al primo gruppo di lavoro contribuendo attivamente alla modifica del progetto
di testo e presentando due emendamenti che sono stati votati favorevolmente sia nel gruppo stesso che
nell'assemblea plenaria e pertanto, inseriti nel documento finale della Convenzione (disponibile sul sito
Internet www.avvenireuropa.it).
I due emendamenti riguardano l'ambito scolastico ed educativo e sono i seguenti: "Si chiede un intervento
deciso ai Ministri competenti affinché i fondi per la scuola e le università pubbliche siano
aumentati, portando il nostro Paese almeno ai livelli degli altri Stati facenti parte dell'UE"; "In ambito
educativo, si chiede che venga affermato il valore di un'educazione pubblica di qualità eccellente,
garante della costruzione di una società europea abitata da individui dotati di memoria storica e
spirito critico, capaci cioè di esercitare il diritto di cittadinanza in modo attivo".
Il giorno 11 gennaio all'Università di Roma "La Sapienza" nella Facoltà di Economia e
Commercio si è tenuta la riunione in Plenaria della C.I.G. dove tutti insieme, e di diversi
orientamenti politici, abbiamo stilato il documento conclusivo sulla Convenzione.
La seduta plenaria è stata caratterizzata da un episodio poco piacevole, poiché quando si
è trattato di votare alcuni emendamenti come la scelta se l'Europa doveva riconoscersi più
nell'Alleanza Atlantica o nelle Nazioni Unite, oppure nella specifica della comune base "cristiano-giudaica"
tra le radici che hanno fondato l'Europa proposto dai "Giovani Padani" e da alcuni vicini a Forza Italia, o
anche il riconoscere "il diritto alla secessione" chiesto dai giovani leghisti, si è quasi sfiorata
la rissa. Ci sono stati insulti e parolacce indirizzate anche nei confronti di noi rappresentanti delle
Consulte Provinciali Studentesche, poi i lavori sono proseguiti fino a notte inoltrata.
Con la mia presenza ho cercato di rappresentare al meglio la mia regione, la Basilicata, esprimendo la voce
degli studenti lucani molto sensibili ai temi europei.
Sono stato molto soddisfatto nel prendere parte ai lavori della Convezione Italiana dei Giovani
sull'avvenire dell'Europa, soprattutto per l'opportunità datami di confronto con ragazzi provenienti
da diverse realtà nazionali e regionali.
Penso che sia un momento importante; ora che noi giovani vediamo realizzarsi i progetti dei nostri padri,
ora che siamo chiamati a pronunciarci sull'avvenire dell'Europa e le varie istituzioni che la
caratterizzano, non possiamo assolutamente trascurare un evento del genere sottovalutandolo e non
comprendendolo a pieno.
Ci troviamo di fronte a qualcosa di storico come la stesura della Costituzione Europea che cambierà
la nostra vita e quella delle future generazioni, perciò è importante un contributo
significativo da parte di noi giovani, affinché sia funzionale alla futura Federazione
europea.
In questa prospettiva, le iniziative della Comunità Europea appaiono tanto più significative
ed apprezzabili sia perché fortemente innovative rispetto ad un passato che, appena mezzo secolo fa,
dava l'idea di un'Europa irrimediabilmente dilaniata ed avvelenata dal reciproco odio fra gli Stati; sia
perché perfettamente funzionali alle rinnovate esigenze di pace e stabilità per l'intero
continente, soprattutto dopo che il rigurgito dei nazionalismi nell'Europa Orientale e le terribili vicende
del conflitto nella ex Jugoslavia hanno riportato a galla fantasmi di guerra rimasti placati per oltre
quarant'anni dopo la fine dell'ultima Guerra Mondiale.
Un motivo in più, dunque, affinché noi giovani italiani e di tutto il continente europeo ci
predisponiamo a guardare all'Europa unita come ad un mito altamente positivo, in grado di scardinare i
falsi ideali della dittatura, della forza, dei particolarismi e dei nazionalismi, ai quali vanno
sistematicamente contrapposti i valori della pace, della stabilità e della cooperazione fra Stati.
Questi valori potranno ricevere un impulso decisivo dal consolidamento dell'Europa unita, destinata ad
affermarsi come baluardo di democrazia e base di progresso per il pacifico sviluppo di interi popoli.
L'Europa, continente multietnico e simbolo di un progetto d'integrazione solidale e pacifica, può
giocare un ruolo fondamentale in questo mondo globalizzato, anteponendo valori etici capaci di anteporre
l'uomo alla brutale legge del puro profitto.
Giovanni Rosa
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